Calendario romano

22.05.2013 08:52

 

Il calendario romano ha una storia lunga e movimentata.

Abbiamo numerose fonti che ci parlano dei suoi mutamentii

  • Il primissimo calendario pare fosse caratterizzato da soli 10 mesi e chiamato "Anno di Romolo". Essoii andava da marzo a dicembre ed era scandito dalle due principali attività della società romana arcaica: l’agricoltura e la guerra. I mesi erano scanditi secondo la seguente tabella:

MESE

n° giorni

MARTIUS

31

APRILIS

30

MAIUS

31

IUNIUS

30

QUINTILIS

31

SEXTILIS

30

SEPTEMBER

30

OCTOBER

31

NOVEMBER

30

DECEMBER

30

In totale perciò il calendario durava 304 giorni. 61 erano invece i giorni invernali, corrispondenti ai nostri mesi di gennaio e febbraio, che non venivano scanditi da alcun mese; semplicemente, dopo dicembre per 61 giorni si smetteva di computare i giorni.

 I primi mesi prendevano il nome dalle principali divinità legate alle attività umane: Marte (la guerra), Afrodite (l'amore), Maia (la fertilità della terra) e Giunone (la maternità e la procreazione); gli altri avevano il nome che ricordava la loro posizione nel calendario: quintilis derivava da quinque, sextilis da sex, september da septem, october da octo, november da novem e december da decem.

  • Il primo anno di dodici mesi si ha con il cosiddetto "calendario di Numa", che sarebbe presto divenuto la base per le successive modernizzazioni e modificazioni. Il calendario, in realtà, è stato attribuito al secondo re di Roma solo per coerenza con la tradizione che lo voleva organizzatore della vita religiosa romana; pare tuttavia che sia più tardo, risalente all'epoca della monarchia etrusca.

Vennero aggiunti 51 giorni ai 304 del calendario di Romolo, che vennero spartiti tra gennaio e febbraio. Fu inoltre tolto un giorno da ciascuno dei mesi che ne avevano 30: i mesi erano perciò caratterizzati da 29 o 31 giorni e solo febbraio aveva 28 giorniiii.

Degli undici mesi con un numero dispari di giorni, quattro ne avevano 31 e sette ne avevano 29, per un totale di 355 giorni, in difetto di dieci per avere perfetta coincidenza con l'anno solare, di 365 giorni. Per riportare il conto in pari, veniva pertanto aggiunto ogni due anni, ad opera del pontifex maximus che decideva o no per l'inserimento, un mese, detto intercalare o mercedonioiv (Mensis Intercalaris o Mercedonius/Mercedinus), tra la prima e la seconda parte di febbraio. Febbraio, infatti, era stato diviso in due parti, ciascuna caratterizzata da un numero dispari di giorni: la prima sezione finiva con la festa dei Terminalia il 23 e sanciva la chiusura dell'anno religioso; avanzavano quindi nel mese 5 giorni, che introducevano all'anno successivo. Essi venivano tolti se quell'anno si inseriva un mese intercalare e il marcedonio nel giro di 19 anni avrebbe dovuto far tornare il conteggio in pari.

Il Mercedonio aveva 27 giorni e con la sua aggiunta l'anno risultava di 377 o 378 giorni, a seconda che lo si facesse iniziale il giorno dopo i Terminalia o due giorni dopo.

Il prospetto dell'anno poteva perciò essere questo:

CALENDARIO CIVILE

CALENDARIO RELIGIOSO

IANUARIUS (29)

MARTIUS

FEBRUARIUS (28)

APRILIS

MARTIUS (31)

MAIUS

APRILIS (29)

IUNIUS

MAIUS (31)

QUINTILIS

IUNIUS (29)

SEXTILIS

QUINTILIS (31)

SEPTEMBER

SEXTILIS (29)

OCTOBER

SEPTEMBER (29)

NOVEMBER

OCTOBER (31)

DECEMBER

NOVEMBER (29)

IANUARIUS

DECEMBER (29)

FEBRUAIUS

Gennaio prese il nome dal dio Giano e Febbraio dalla divinità romana Febbre.

Solo dal 153 a.C.  i consoli entrarono in carica il 1° gennaio, sancendo la divisione tra anno civile e religioso.

Il calendario è luni-solare il che significa che l'anno è solare, come il nostro, ma la scansione dei mesi segue una tradizione arcaica che osserva il ciclo lunare. Perciò il primo giorno del mese, le Calende, coincide con il novilunio; le None, che cadono il 5 o il 7, al primo quarto; il 13 o il 15, giorno delle Idi, è il plenilunio e sono i giorni in cui culmina il mese. Di norma le idi cadono il 5 e il 13 (anche nel mese intercalare), ma solo in quattro mesi, MAR-MA-LU-OT ossia Marzo, Maggio, Luglio, Ottobre, sono poste al 7 e al 15.

Calende, None e Idi sono i giorni fissi del mese sulla base dei quale si indicano tutti gli altri. Il computo dei giorni, infatti, avviene per anticipazione rispetto alla data fissa più vicina. Per esempio, il 3 di settembre sarebbe stato indicato con l'espressione "terzo giorno prima (pridie) delle None di gennaio", l'ultimo del mese come il "Giorno prima delle Celende di (mese successivo)" e il 4 di giugno il giorno dopo (postidie) le none di giugno".

Solo nel 304 a.C il calendario venne reso pubblico tramite l'affissione nel Forov. Si tratta di un dato molto importante, perchè segna un passo verso l'erosione del monopolio religioso dei patrizi, tant'è che appena quattro anni dopo si ebbe l'ammissione dei plebei ai grandi sacerdozi.

  • L'adozione di un nuovo calendario si rese necessario per forza di cose col tempo: alla fine della repubblica: anno solare e legale erano completamente sfasati , anche perchè l'applicazione del mese intercalare era stata molto arbitraria, basata sugli interessi politici (dal calendario dipendeva la possibilità di convocare le assemblee) che avevano di volta in volta portato ad allungare o accorciare l'anno.

Il nuovo calendario venne quindi introdotto da Cesare per ristabilire un'ordine nel 46 a.C., anno in cui fu pontefice massimo Prese il nome di calendario giuliano e fu organizzato anche grazie alla consultazione di astronomi alessandrini. Esso era composto di mesi di 31 o 30 giorni e introduceva il sistema dell'anno bisestile a sostituzione del mese intercalare: ogni 4 anni febbraio aveva 29 giorni, mentre di solito era l'unico ad averne 28.

Il calendario così formulato era dotato di una notevole precisione, tanto che in seguito richiese solo poche modifiche. Venne anzitutto ultimato ad opera di Augusto, poi nel 1582 venne ritoccato da papa Gregorio XIII, cui si deve il sistema in vigore tutt'oggi, detto appunto gregoriano, caratterizzato semplicemente dalla soppressione degli anni bisestili secolari.

Il giorno in più a febbraio si aggiungeva dopo il 24 febbraio (sexto die ante Kalendas Martias nella lingua latina). Negli anni bisestili, con febbraio di 29 giorni, il giorno 24, che era "sexto die", sarebbe diventato "septimo die". Ma dato che "septimo die" era il giorno 23, non potendo chiamare il 24 "septimo die" lo chiamarono "bis sexto die". Di qui il nome di "anno bisestile".

La differenza con l'anno tropico risulta così di soli 11 minuti e 14 secondi circa, una precisione molto accurata per l'epoca. Questa differenza, pari a circa un centesimo di giorno, si accumulava però col passare dei secoli, per cui la data d'inizio delle stagioni si spostava man mano all'indietro (si perdeva un giorno ogni 128 anni circa).

 

Il settimo mese (quintilis) fu dedicato a Giulio Cesare , l'ottavo (sextilis) a Ottaviano Augusto.

Alcuni affermano che originariamente febbraio avesse 29 giorni, e che da marzo in poi si alternassero regolarmente mesi di 31 e 30 giorni; ma come ulteriore atto di omaggio ad Augusto, fu decretato anche di aggiungere un giorno ad agosto (che, secondo questa tesi, aveva 30 giorni) togliendolo a febbraio, e invertendo la durata degli ultimi quattro mesi per non avere tre mesi consecutivi di 31 giorni.

Altri cambiamenti di nome dei mesi non sopravvissero. Caligola chiamò "germanico" settembre, Nerone chiamò "claudio" maggio e "germanico" giugno, e Domiziano chiamò "germanico"settembre e "domiziano" ottobre.

A partire dalla fine del periodo repubblicano il calendario giuliano enumerava gli anni dalla fondazione della città di Roma (Ab Urbe Condita) che secondo i calcoli di Dionigi il Piccolo, avvenne nell'anno 753 a.C. Precedentemente, il metodo in uso tra i Romani per ordinare gli eventi della storia era quello adottato agli inizi dell'età repubblicana: s'indicavano gli anni a partire dai nomi dei due consoli in carica (detti perciò eponimi).

Il calendario romano non computava le settimane (computo orientale dei sette pianeti astrologici) ma scandiva il tempo in nundinae, serie di otto giorni che separavano i giorni di mercato. venivano registrati nella prima colonna del calendario  con le lettere dalla A alla H.

Il calendario romano distingueva i giorni in:

-FASTI: giorni in cuii era fas, ossia lecita secondo la legge divina, la attività pubblica. Si possono tenere luogo i processi in tribunale.

-COMITIALES: giorni fasti con in più la possibilità di convocare le assemblee.

-NEFASTI: giorni festivi, specie religiosi

Ecco un prospetto del calendario:

  1. Nella prima colonna si riporta la data.

  2. Nella seconda colonna si riporta la qualità del giorno secondo la dizione:

  • F fastus

  • C comitales

  • N nefastus

  • NP nefastus publicus (secondo l'intrepretazione più accolta tra quelle che vngono proposte per sciogliere questa abbreviazione latina)

3. Nella terza colonna si riportano:

  • in lettere maiuscole le feste pubbliche antiche

  • in caratteri normali l'anniversario della dedica di templi o altari (delle divinità principali) o altre festività

4. Nella quarta colonna si riportano invece i nomi dei ludi più importanti

 

 

GENNAIO=IANUARIUS

 

1

F

Esculapio

 

9

NP

AGONALIA

 

11

NP

CARMENTALIA

 

13

NP

IDI

 

15

NP

CARMENTALIA. Carmentis

 

30

F

[NP] Ara Pacis

 

 

FEBBRAIO=FEBRUARIUS

 

1

N

Giunone Sospita Mater Regina

 

13

NP

IDI. Fauno

 

15

NP

LUPERCALIA

 

17

NP

QUIRINALIA. Quirino.

 

21

F?

FERALIA

 

23

NP

TERMINALIA

 

24

N

REGIFUGIUM

 

27

NP

EQUIRRIA

 

 

MARZO = MARTIUS

 

1

NP

CALENDE. Giunone Lucina.

 

14

NP

EQUIRRIA

 

15

NP

IDI. Anna Perenna

 

17

NP

LIBERALIA

 

19

NP

QUINQUATRUS. Minerva

 

23

NP

TUBILUSTRUM

 

31

C

Luna

 

 

APRILE = APRILIS

 

1

F

Venere Verticordia. Fortuna Virilis.

 

4

C

 

L. Megalenses

5

N

 

L. Megalenses

6

N

 

L. Megalenses

7

N

 

L. Megalenses

8

N

 

L. Megalenses

9

N

 

L. Megalenses

10

N

Magna Mater

L. Megalenses

12

N

 

L. Ceriales

13

NP

IDI. Giove Victor

L. Ceriales

14

N

 

L. Ceriales

15

NP

Fordicidia

L. Ceriales

16

N

 

L. Ceriales

17

N

 

L. Ceriales

18

N

 

L. Ceriales

19

NP

CERIALIA. Cerere, Liber, Libera

L. Ceriales

21

NP

PARILIA. Venere e Roma

 

23

NP

VINALIA PR. Venere Ericina.

 

25

NP

ROBIGALIA

 

28

C

Flora

L. Florales

29

C

 

L. Florales

30

C

 

L. Florales

 

MAGGIO = MAIUS

 

1

 

 

L. Florales

2

 

 

L. Florales

3

 

 

L. Florales

9

N

LEMURIA

 

11

N

LEMURIA

 

13

N

LEMURIA

 

14

C

Argei

 

15

NP

IDI. Mercurio

 

21

NP

AGONALIA

 

23

NP

TUBILUSTRIUM

 

 

GIUGNO = IUNIUS

 

1

N

CARNARIA. Marte. Giunone Moneta.

 

9

N

VESTALIA

 

11

NP

MATRALIA. Mater Matuta. Fortuna al Foro Boario

 

13

NP

IDI

 

24

C

Fors fortuna

 

 

LUGLIO = IULIUS (QUINTILIS)

 

5

NP

POPLIFUGIA

L.Apollinares

6

N

Fortuna Muliebre

L.Apollinares

7

N

Nones Caprotines

L.Apollinares

8

N

 

L.Apollinares

9

N

 

L.Apollinares

10

C

 

L.Apollinares

11

C

 

L.Apollinares

12

C

 

L.Apollinares

13

C

Apollo

 

15

NP

IDI

 

19

NP

LUCARIA

 

20

C

 

L. Victoriae Cesaris

21

NP

LUCARIA

L. Victoriae Cesaris

22

C

 

L. Victoriae Cesaris

23

NP

NEPTUNALIA. Nettuno?

L. Victoriae Cesaris

24

N

 

L. Victoriae Cesaris

25

NP

FURRINALIA

L. Victoriae Cesaris

26

C

 

L. Victoriae Cesaris

27

C

 

L. Victoriae Cesaris

28

C

 

L. Victoriae Cesaris

29

C

 

L. Victoriae Cesaris

30

C

 

L. Victoriae Cesaris

 

AGOSTO = AUGUSTUS

 

1

F

Marte Ultor

 

9

F

Sol Indiges

 

1

C

Ercole Invictus

 

13

NP

IDI. Diana. Vertumno. Ercole Victor

 

17

NP

POTURNALIA. Poturmno

 

19

NP?

VINALIA RUST. Venere

 

21

NP

CONSUALIA. Consus

 

23

NP

VOLCANALIA. Vulcano

 

24

C

Mundus Pater

 

25

NP

OPICONSIVIA. Ops

 

27

NP

VOLTURNALIA

 

 

SETTEMBRE = SEPTEMBER

 

4

C

 

L.Romani

5

F

 

L.Romani

6

F

 

L.Romani

7

C

 

L.Romani

8

C

 

L.Romani

9

C

 

L.Romani

10

C

 

L.Romani

11

C

 

L.Romani

12

N

 

L.Romani

13

NP

IDI. Giove Ottimo Massimo in Campidoglio

L.Romani

14

F

 

L.Romani

15

N

 

L.Romani

16

C

 

L.Romani

17

C

 

L.Romani

18

C

 

L.Romani

19

C

 

L.Romani

26

C

Venere Genetrix

 

 

OTTOBRE = OCTOBER

3

C

 

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

4

C

 

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

5

C

Mundus Pater

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

6

C

 

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

7

F

 

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

8

F

 

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

9

C

Apollo Palatino

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

10

C

 

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

11

NP

MEDITRINALIA

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

12

C

[NP] Augustalia. Fortuna Redux

L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis

13

NP

FONTINALIA. Fons

 

15

NP

IDI. October Equus

 

19

NP

Armilustrium

 

26

C

 

L. Victoriae Sullanae

27

C

 

L. Victoriae Sullanae

28

C

 

L. Victoriae Sullanae

29

C

 

L. Victoriae Sullanae

30

C

 

L. Victoriae Sullanae

31

C

 

L. Victoriae Sullanae

 

NOVEMBRE= NOVMBER

 

1

F

 

L. Victoriae Sullanae

4

C

 

L. Plebei

5

F

 

L. Plebei

6

F

 

L. Plebei

7

C

 

L. Plebei

8

C

Mundus Patet

L. Plebei

9

C

 

L. Plebei

10

C

 

L. Plebei

11

C

 

L. Plebei

12

C

 

L. Plebei

13

NP

IDI. Epulum Iovis

L. Plebei

14

F

 

L. Plebei

15

C

 

L. Plebei

16

C

 

L. Plebei

17

C

 

L. Plebei

 

DICEMBRE = DECEMBER

 

11

NP

AGONALIA. Sol Indiges

 

13

NP

IDI. Tellus

 

15

NP

CONSUALIA. Fortuna Redux

 

17

NP

SATURNALIA. Saturno

 

19

NP

OPALIA. Ops

 

21

NP

DIVALIA

 

23

NP

LAURENTALIA. Sol Invictus

 

 

Per il periodo repubblicano è giunto a noi solo un calendario dipinto, scoperto nel 1915, quello pre-giuliano di Anzio.

 

Risale invece al 354 d.C. un altro calendario, in cui compaiono alcune feste tradizionali ancora celebrate in epoca tarda, utile per evidenziare il carattere conservativo dell’Urbe ormai quasi totalmente cristiana.

 

Fasti Antiates Maiores

Calendario redatto dopo la riforma di Numa Pompilio, affrescato nella villa di Nerone ad Anzio del 60 circa d.C. (particolare)

Da notare la presenza dei mesi Quintilis ("QVI") e Sextilis ("SEX"), oltre almese intercalare("INTER") nell'ultima colonna a destra: sono visibili anche le none ("NON"), leidi("EIDVS") e lelettere nundinali. Sul calendario sono inoltre evidenziate le festività: ad esempio, il 27 agosto (lettera C di sextilis) è riportata laVolturnalia mentre il 19 ottobre (lettera Edi october) è riportata l'Armilustrium. In basso sono visibili i giorni totali del mese: XXXI, XXIX, XXIIX (febbraio) e XXVII (intercalare).

Calendario risalente al 24 a.C. SI notino i segni zodiacali.

 

Bibliografia

  • F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, ed. Laterza, Roma 1989.

  • J. Champeaux, La religione dei Romani, ed. Mulino, Bologna 1998.

  • J. Bayet, La religione romana- storia politica e psicologica, Einaudi, 1959.

 

iTra gli altri, Ovidio, Fasti; Macrobio, Saturnalia I. 12-16, Livio 1, 19

iiMirabilmente descritto da J. Bayet, La religione romana- storia politica e psicologica, Einaudi, 1959.

iiiI giorni pari erano considerati poco propizi; non a caso febbraio, che aveva un numero pari di giorni, finì per essere considerato un mese adatto alla purificazione

ivchiamato così perchè si concedevano i pagamenti per i lavori. < MERX+DONUM. Ci attestano questo nome solo Plutarco (Vita di Numa, 75 e 76) e Festo, Februarius, cap VII

vLivio 9, 49

-Arianna Conca-

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