ATLANTE STORICO DELLA MUSICA MEDIEVALE

04.04.2014 17:57

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L’Associazione Culturale Italia Medievale e Jaca Book

sono lieti di invitarvi sabato 5 aprile 2014 alle ore 17.00,

presso la Libreria Jaca Book “Città Possibile” in Via Frua 11 a Milano

per la presentazione dell’Atlante Storico della Musica Medievale

(Jaca Book, 2011) a cura di Vera Minazzi e Cesarino Ruini.

Intervengono la curatrice e Franco Alberto Gallo (Università di Bologna).
Ingresso libero.
Segue aperitivo.

 


Si può capire il Medioevo senza la musica? La musica è la grande assente dalle ricostruzioni storiografiche del Medioevo sebbene essa sia profondamente radicata nelle matrici dell'occidente. L'assenza della musica dalle abituali pubblicazioni storiche e di storia dell'arte medievale è peraltro ben comprensibile se si pensa alla rarità delle fonti e alla difficoltà di ricostruire realmente il "suono" medievale.
Questo atlante fornisce al lettore un'immagine articolata, godibile e scientificamente rigorosa della musica nel contesto della vita medievale. Sono stati coinvolti in un'ottica multidisciplinare molti dei più importanti musicologi, noti internazionalmente, insieme con archeologi, studiosi dell'acustica e dell'architettura, filosofi e storici del pensiero medievale. 45 autori per comporre un atlante storico complesso dalle origini tardoantiche alla fine del XIV secolo. Ognuna delle cinque sezioini è aperta da una doppia pagina cartografica di contestualizzazione geopolitica e storico-culturale. L'indice è organizzato sia cronologicamente che per ambiti. Largo spazio è dedicato a un ricchissimo apparato iconografico. Un articolato sistema di carte, perlopiù inedite, accompagna il lettore nella ricognizione del reticolo dei luoghi, influenze culturali, diffusione di temi e di pratiche. Il lettore può procedere in modo lineare nella lettura dei capitoli o seguire i percorsi suggeriti da cross-reference che collegano, testi, immagini, box storico-tematici e cartine. Non solo storia, pertanto, ma vero paesaggio musicale dell'Europa nel Medioevo.
Introduzioni e conclusioni di Franco Alberto Gallo.
Contributi di: G. Baroffio, F. Billiet, C. Bonfield, S. Boynton, A.M. Busse Berger, M. Casadei Turroni Monti, C. Cazaux-Kowalski, E. Cirillo, M. Clouzot, P. Dessi, M.E. Fassler, R. Fedriga, E. Ferrari Barassi, M.P. Ferreiro, A. Fiori, J.-M. Fritz, F.A. Gallo, P. Gancarczyk, E. Giannoupolos, P. Gozza, N. Guidobaldi, D. Hiley, N. Holger Petersen, S. Lannutti, E.E. Leach, M.S. Lusuardi, P. Mannaerts, S. Martani, F. Martellotta, N. Moran, A.V. Murray, E. Neri, M. Parodi, A. Planchart, S. Rankin, D. Restani, S. Roncroffi, C. Ruini, T. Seebass, D. Tanay, C. Troelsgard, A. Walters Robertson, V. Zara, S. Zeranska-Kominek.

Franco Alberto Gallo nasce il 17 ottobre 1932 a Verona. Laureatosi all’Università di Padova in Giurisprudenza nel 1955, e in Filosofia nel 1960, diviene libero docente di Storia della teoria musicale nel 1969 e dallo stesso anno docente di Storia della musica all’Università di Bologna, poi Professore ordinario nel 1980. Insignito della "Dent Medal" dalla Società Internazionale di Musicologia nel 1966, diviene Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies ("Villa I Tatti", Firenze).
Dal 1976 al 1979 è stato direttore della «Rivista Italiana di Musicologia». Presidente della Società Italiana di Musicologia (1979-1982) e vicepresidente della Società internazionale di Musicologia (1987-1992). Nel 1988 è visiting professor all’Harvard University. Nel 1993 è tra i fondatori, a Bologna, dell’Associazione e della rivista «Il Saggiatore musicale».
Dal 1998 al 2003 è Direttore del Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna. I punti focali dei suoi studi sono la musica dal XIII al XVI secolo, in particolare in Italia e in Francia, la letteratura e la musica e la storiografia.
Il Prof. Gallo è autore di un ampio numero di pubblicazioni scientifiche che hanno profondamente segnato gli studi di storia della musica nei secoli XIII-XVI. Un progetto del gruppo di ricerca musicologica attiva nel dipartimento è finalizzato a rendere disponibile in formato digitale, e ad accesso aperto, questo straordinario patrimonio di conoscenze.

Segui questo evento anche sul portale dedicato: https://www.medioevoquantestorie.net./

 

Corriere della Sera di sabato 5 aprile 2014.