Calendario romano
Il calendario romano ha una storia lunga e movimentata.
Abbiamo numerose fonti che ci parlano dei suoi mutamentii
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Il primissimo calendario pare fosse caratterizzato da soli 10 mesi e chiamato "Anno di Romolo". Essoii andava da marzo a dicembre ed era scandito dalle due principali attività della società romana arcaica: l’agricoltura e la guerra. I mesi erano scanditi secondo la seguente tabella:
MESE |
n° giorni |
MARTIUS |
31 |
APRILIS |
30 |
MAIUS |
31 |
IUNIUS |
30 |
QUINTILIS |
31 |
SEXTILIS |
30 |
SEPTEMBER |
30 |
OCTOBER |
31 |
NOVEMBER |
30 |
DECEMBER |
30 |
In totale perciò il calendario durava 304 giorni. 61 erano invece i giorni invernali, corrispondenti ai nostri mesi di gennaio e febbraio, che non venivano scanditi da alcun mese; semplicemente, dopo dicembre per 61 giorni si smetteva di computare i giorni.
I primi mesi prendevano il nome dalle principali divinità legate alle attività umane: Marte (la guerra), Afrodite (l'amore), Maia (la fertilità della terra) e Giunone (la maternità e la procreazione); gli altri avevano il nome che ricordava la loro posizione nel calendario: quintilis derivava da quinque, sextilis da sex, september da septem, october da octo, november da novem e december da decem.
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Il primo anno di dodici mesi si ha con il cosiddetto "calendario di Numa", che sarebbe presto divenuto la base per le successive modernizzazioni e modificazioni. Il calendario, in realtà, è stato attribuito al secondo re di Roma solo per coerenza con la tradizione che lo voleva organizzatore della vita religiosa romana; pare tuttavia che sia più tardo, risalente all'epoca della monarchia etrusca.
Vennero aggiunti 51 giorni ai 304 del calendario di Romolo, che vennero spartiti tra gennaio e febbraio. Fu inoltre tolto un giorno da ciascuno dei mesi che ne avevano 30: i mesi erano perciò caratterizzati da 29 o 31 giorni e solo febbraio aveva 28 giorniiii.
Degli undici mesi con un numero dispari di giorni, quattro ne avevano 31 e sette ne avevano 29, per un totale di 355 giorni, in difetto di dieci per avere perfetta coincidenza con l'anno solare, di 365 giorni. Per riportare il conto in pari, veniva pertanto aggiunto ogni due anni, ad opera del pontifex maximus che decideva o no per l'inserimento, un mese, detto intercalare o mercedonioiv (Mensis Intercalaris o Mercedonius/Mercedinus), tra la prima e la seconda parte di febbraio. Febbraio, infatti, era stato diviso in due parti, ciascuna caratterizzata da un numero dispari di giorni: la prima sezione finiva con la festa dei Terminalia il 23 e sanciva la chiusura dell'anno religioso; avanzavano quindi nel mese 5 giorni, che introducevano all'anno successivo. Essi venivano tolti se quell'anno si inseriva un mese intercalare e il marcedonio nel giro di 19 anni avrebbe dovuto far tornare il conteggio in pari.
Il Mercedonio aveva 27 giorni e con la sua aggiunta l'anno risultava di 377 o 378 giorni, a seconda che lo si facesse iniziale il giorno dopo i Terminalia o due giorni dopo.
Il prospetto dell'anno poteva perciò essere questo:
CALENDARIO CIVILE |
CALENDARIO RELIGIOSO |
IANUARIUS (29) |
MARTIUS |
FEBRUARIUS (28) |
APRILIS |
MARTIUS (31) |
MAIUS |
APRILIS (29) |
IUNIUS |
MAIUS (31) |
QUINTILIS |
IUNIUS (29) |
SEXTILIS |
QUINTILIS (31) |
SEPTEMBER |
SEXTILIS (29) |
OCTOBER |
SEPTEMBER (29) |
NOVEMBER |
OCTOBER (31) |
DECEMBER |
NOVEMBER (29) |
IANUARIUS |
DECEMBER (29) |
FEBRUAIUS |
Gennaio prese il nome dal dio Giano e Febbraio dalla divinità romana Febbre.
Solo dal 153 a.C. i consoli entrarono in carica il 1° gennaio, sancendo la divisione tra anno civile e religioso.
Il calendario è luni-solare il che significa che l'anno è solare, come il nostro, ma la scansione dei mesi segue una tradizione arcaica che osserva il ciclo lunare. Perciò il primo giorno del mese, le Calende, coincide con il novilunio; le None, che cadono il 5 o il 7, al primo quarto; il 13 o il 15, giorno delle Idi, è il plenilunio e sono i giorni in cui culmina il mese. Di norma le idi cadono il 5 e il 13 (anche nel mese intercalare), ma solo in quattro mesi, MAR-MA-LU-OT ossia Marzo, Maggio, Luglio, Ottobre, sono poste al 7 e al 15.
Calende, None e Idi sono i giorni fissi del mese sulla base dei quale si indicano tutti gli altri. Il computo dei giorni, infatti, avviene per anticipazione rispetto alla data fissa più vicina. Per esempio, il 3 di settembre sarebbe stato indicato con l'espressione "terzo giorno prima (pridie) delle None di gennaio", l'ultimo del mese come il "Giorno prima delle Celende di (mese successivo)" e il 4 di giugno il giorno dopo (postidie) le none di giugno".
Solo nel 304 a.C il calendario venne reso pubblico tramite l'affissione nel Forov. Si tratta di un dato molto importante, perchè segna un passo verso l'erosione del monopolio religioso dei patrizi, tant'è che appena quattro anni dopo si ebbe l'ammissione dei plebei ai grandi sacerdozi.
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L'adozione di un nuovo calendario si rese necessario per forza di cose col tempo: alla fine della repubblica: anno solare e legale erano completamente sfasati , anche perchè l'applicazione del mese intercalare era stata molto arbitraria, basata sugli interessi politici (dal calendario dipendeva la possibilità di convocare le assemblee) che avevano di volta in volta portato ad allungare o accorciare l'anno.
Il nuovo calendario venne quindi introdotto da Cesare per ristabilire un'ordine nel 46 a.C., anno in cui fu pontefice massimo Prese il nome di calendario giuliano e fu organizzato anche grazie alla consultazione di astronomi alessandrini. Esso era composto di mesi di 31 o 30 giorni e introduceva il sistema dell'anno bisestile a sostituzione del mese intercalare: ogni 4 anni febbraio aveva 29 giorni, mentre di solito era l'unico ad averne 28.
Il calendario così formulato era dotato di una notevole precisione, tanto che in seguito richiese solo poche modifiche. Venne anzitutto ultimato ad opera di Augusto, poi nel 1582 venne ritoccato da papa Gregorio XIII, cui si deve il sistema in vigore tutt'oggi, detto appunto gregoriano, caratterizzato semplicemente dalla soppressione degli anni bisestili secolari.
Il giorno in più a febbraio si aggiungeva dopo il 24 febbraio (sexto die ante Kalendas Martias nella lingua latina). Negli anni bisestili, con febbraio di 29 giorni, il giorno 24, che era "sexto die", sarebbe diventato "septimo die". Ma dato che "septimo die" era il giorno 23, non potendo chiamare il 24 "septimo die" lo chiamarono "bis sexto die". Di qui il nome di "anno bisestile".
La differenza con l'anno tropico risulta così di soli 11 minuti e 14 secondi circa, una precisione molto accurata per l'epoca. Questa differenza, pari a circa un centesimo di giorno, si accumulava però col passare dei secoli, per cui la data d'inizio delle stagioni si spostava man mano all'indietro (si perdeva un giorno ogni 128 anni circa).
Il settimo mese (quintilis) fu dedicato a Giulio Cesare , l'ottavo (sextilis) a Ottaviano Augusto.
Alcuni affermano che originariamente febbraio avesse 29 giorni, e che da marzo in poi si alternassero regolarmente mesi di 31 e 30 giorni; ma come ulteriore atto di omaggio ad Augusto, fu decretato anche di aggiungere un giorno ad agosto (che, secondo questa tesi, aveva 30 giorni) togliendolo a febbraio, e invertendo la durata degli ultimi quattro mesi per non avere tre mesi consecutivi di 31 giorni.
Altri cambiamenti di nome dei mesi non sopravvissero. Caligola chiamò "germanico" settembre, Nerone chiamò "claudio" maggio e "germanico" giugno, e Domiziano chiamò "germanico"settembre e "domiziano" ottobre.
A partire dalla fine del periodo repubblicano il calendario giuliano enumerava gli anni dalla fondazione della città di Roma (Ab Urbe Condita) che secondo i calcoli di Dionigi il Piccolo, avvenne nell'anno 753 a.C. Precedentemente, il metodo in uso tra i Romani per ordinare gli eventi della storia era quello adottato agli inizi dell'età repubblicana: s'indicavano gli anni a partire dai nomi dei due consoli in carica (detti perciò eponimi).
Il calendario romano non computava le settimane (computo orientale dei sette pianeti astrologici) ma scandiva il tempo in nundinae, serie di otto giorni che separavano i giorni di mercato. venivano registrati nella prima colonna del calendario con le lettere dalla A alla H.
Il calendario romano distingueva i giorni in:
-FASTI: giorni in cuii era fas, ossia lecita secondo la legge divina, la attività pubblica. Si possono tenere luogo i processi in tribunale.
-COMITIALES: giorni fasti con in più la possibilità di convocare le assemblee.
-NEFASTI: giorni festivi, specie religiosi
Ecco un prospetto del calendario:
-
Nella prima colonna si riporta la data.
-
Nella seconda colonna si riporta la qualità del giorno secondo la dizione:
-
F fastus
-
C comitales
-
N nefastus
-
NP nefastus publicus (secondo l'intrepretazione più accolta tra quelle che vngono proposte per sciogliere questa abbreviazione latina)
3. Nella terza colonna si riportano:
-
in lettere maiuscole le feste pubbliche antiche
-
in caratteri normali l'anniversario della dedica di templi o altari (delle divinità principali) o altre festività
4. Nella quarta colonna si riportano invece i nomi dei ludi più importanti
GENNAIO=IANUARIUS
1 |
F |
Esculapio |
|
9 |
NP |
AGONALIA |
|
11 |
NP |
CARMENTALIA |
|
13 |
NP |
IDI |
|
15 |
NP |
CARMENTALIA. Carmentis |
|
30 |
F |
[NP] Ara Pacis |
|
FEBBRAIO=FEBRUARIUS
1 |
N |
Giunone Sospita Mater Regina |
|
13 |
NP |
IDI. Fauno |
|
15 |
NP |
LUPERCALIA |
|
17 |
NP |
QUIRINALIA. Quirino. |
|
21 |
F? |
FERALIA |
|
23 |
NP |
TERMINALIA |
|
24 |
N |
REGIFUGIUM |
|
27 |
NP |
EQUIRRIA |
|
MARZO = MARTIUS
1 |
NP |
CALENDE. Giunone Lucina. |
|
14 |
NP |
EQUIRRIA |
|
15 |
NP |
IDI. Anna Perenna |
|
17 |
NP |
LIBERALIA |
|
19 |
NP |
QUINQUATRUS. Minerva |
|
23 |
NP |
TUBILUSTRUM |
|
31 |
C |
Luna |
|
APRILE = APRILIS
1 |
F |
Venere Verticordia. Fortuna Virilis. |
|
4 |
C |
|
L. Megalenses |
5 |
N |
|
L. Megalenses |
6 |
N |
|
L. Megalenses |
7 |
N |
|
L. Megalenses |
8 |
N |
|
L. Megalenses |
9 |
N |
|
L. Megalenses |
10 |
N |
Magna Mater |
L. Megalenses |
12 |
N |
|
L. Ceriales |
13 |
NP |
IDI. Giove Victor |
L. Ceriales |
14 |
N |
|
L. Ceriales |
15 |
NP |
Fordicidia |
L. Ceriales |
16 |
N |
|
L. Ceriales |
17 |
N |
|
L. Ceriales |
18 |
N |
|
L. Ceriales |
19 |
NP |
CERIALIA. Cerere, Liber, Libera |
L. Ceriales |
21 |
NP |
PARILIA. Venere e Roma |
|
23 |
NP |
VINALIA PR. Venere Ericina. |
|
25 |
NP |
ROBIGALIA |
|
28 |
C |
Flora |
L. Florales |
29 |
C |
|
L. Florales |
30 |
C |
|
L. Florales |
MAGGIO = MAIUS
1 |
|
|
L. Florales |
2 |
|
|
L. Florales |
3 |
|
|
L. Florales |
9 |
N |
LEMURIA |
|
11 |
N |
LEMURIA |
|
13 |
N |
LEMURIA |
|
14 |
C |
Argei |
|
15 |
NP |
IDI. Mercurio |
|
21 |
NP |
AGONALIA |
|
23 |
NP |
TUBILUSTRIUM |
|
GIUGNO = IUNIUS
1 |
N |
CARNARIA. Marte. Giunone Moneta. |
|
9 |
N |
VESTALIA |
|
11 |
NP |
MATRALIA. Mater Matuta. Fortuna al Foro Boario |
|
13 |
NP |
IDI |
|
24 |
C |
Fors fortuna |
|
LUGLIO = IULIUS (QUINTILIS)
5 |
NP |
POPLIFUGIA |
L.Apollinares |
6 |
N |
Fortuna Muliebre |
L.Apollinares |
7 |
N |
Nones Caprotines |
L.Apollinares |
8 |
N |
|
L.Apollinares |
9 |
N |
|
L.Apollinares |
10 |
C |
|
L.Apollinares |
11 |
C |
|
L.Apollinares |
12 |
C |
|
L.Apollinares |
13 |
C |
Apollo |
|
15 |
NP |
IDI |
|
19 |
NP |
LUCARIA |
|
20 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
21 |
NP |
LUCARIA |
L. Victoriae Cesaris |
22 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
23 |
NP |
NEPTUNALIA. Nettuno? |
L. Victoriae Cesaris |
24 |
N |
|
L. Victoriae Cesaris |
25 |
NP |
FURRINALIA |
L. Victoriae Cesaris |
26 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
27 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
28 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
29 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
30 |
C |
|
L. Victoriae Cesaris |
AGOSTO = AUGUSTUS
1 |
F |
Marte Ultor |
|
9 |
F |
Sol Indiges |
|
1 |
C |
Ercole Invictus |
|
13 |
NP |
IDI. Diana. Vertumno. Ercole Victor |
|
17 |
NP |
POTURNALIA. Poturmno |
|
19 |
NP? |
VINALIA RUST. Venere |
|
21 |
NP |
CONSUALIA. Consus |
|
23 |
NP |
VOLCANALIA. Vulcano |
|
24 |
C |
Mundus Pater |
|
25 |
NP |
OPICONSIVIA. Ops |
|
27 |
NP |
VOLTURNALIA |
|
SETTEMBRE = SEPTEMBER
4 |
C |
|
L.Romani |
5 |
F |
|
L.Romani |
6 |
F |
|
L.Romani |
7 |
C |
|
L.Romani |
8 |
C |
|
L.Romani |
9 |
C |
|
L.Romani |
10 |
C |
|
L.Romani |
11 |
C |
|
L.Romani |
12 |
N |
|
L.Romani |
13 |
NP |
IDI. Giove Ottimo Massimo in Campidoglio |
L.Romani |
14 |
F |
|
L.Romani |
15 |
N |
|
L.Romani |
16 |
C |
|
L.Romani |
17 |
C |
|
L.Romani |
18 |
C |
|
L.Romani |
19 |
C |
|
L.Romani |
26 |
C |
Venere Genetrix |
|
OTTOBRE = OCTOBER
3 |
C |
|
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
4 |
C |
|
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
5 |
C |
Mundus Pater |
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
6 |
C |
|
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
7 |
F |
|
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
8 |
F |
|
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
9 |
C |
Apollo Palatino |
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
10 |
C |
|
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
11 |
NP |
MEDITRINALIA |
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
12 |
C |
[NP] Augustalia. Fortuna Redux |
L. Divi Aufusti et Fortunae Reducis |
13 |
NP |
FONTINALIA. Fons |
|
15 |
NP |
IDI. October Equus |
|
19 |
NP |
Armilustrium |
|
26 |
C |
|
L. Victoriae Sullanae |
27 |
C |
|
L. Victoriae Sullanae |
28 |
C |
|
L. Victoriae Sullanae |
29 |
C |
|
L. Victoriae Sullanae |
30 |
C |
|
L. Victoriae Sullanae |
31 |
C |
|
L. Victoriae Sullanae |
NOVEMBRE= NOVMBER
1 |
F |
|
L. Victoriae Sullanae |
4 |
C |
|
L. Plebei |
5 |
F |
|
L. Plebei |
6 |
F |
|
L. Plebei |
7 |
C |
|
L. Plebei |
8 |
C |
Mundus Patet |
L. Plebei |
9 |
C |
|
L. Plebei |
10 |
C |
|
L. Plebei |
11 |
C |
|
L. Plebei |
12 |
C |
|
L. Plebei |
13 |
NP |
IDI. Epulum Iovis |
L. Plebei |
14 |
F |
|
L. Plebei |
15 |
C |
|
L. Plebei |
16 |
C |
|
L. Plebei |
17 |
C |
|
L. Plebei |
DICEMBRE = DECEMBER
11 |
NP |
AGONALIA. Sol Indiges |
|
13 |
NP |
IDI. Tellus |
|
15 |
NP |
CONSUALIA. Fortuna Redux |
|
17 |
NP |
SATURNALIA. Saturno |
|
19 |
NP |
OPALIA. Ops |
|
21 |
NP |
DIVALIA |
|
23 |
NP |
LAURENTALIA. Sol Invictus |
|
Per il periodo repubblicano è giunto a noi solo un calendario dipinto, scoperto nel 1915, quello pre-giuliano di Anzio.
Risale invece al 354 d.C. un altro calendario, in cui compaiono alcune feste tradizionali ancora celebrate in epoca tarda, utile per evidenziare il carattere conservativo dell’Urbe ormai quasi totalmente cristiana.
Fasti Antiates Maiores
Calendario redatto dopo la riforma di Numa Pompilio, affrescato nella villa di Nerone ad Anzio del 60 circa d.C. (particolare)
Da notare la presenza dei mesi Quintilis ("QVI") e Sextilis ("SEX"), oltre almese intercalare("INTER") nell'ultima colonna a destra: sono visibili anche le none ("NON"), leidi("EIDVS") e lelettere nundinali. Sul calendario sono inoltre evidenziate le festività: ad esempio, il 27 agosto (lettera C di sextilis) è riportata laVolturnalia mentre il 19 ottobre (lettera Edi october) è riportata l'Armilustrium. In basso sono visibili i giorni totali del mese: XXXI, XXIX, XXIIX (febbraio) e XXVII (intercalare).
Calendario risalente al 24 a.C. SI notino i segni zodiacali.
Bibliografia
-
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, ed. Laterza, Roma 1989.
-
J. Champeaux, La religione dei Romani, ed. Mulino, Bologna 1998.
-
J. Bayet, La religione romana- storia politica e psicologica, Einaudi, 1959.
iTra gli altri, Ovidio, Fasti; Macrobio, Saturnalia I. 12-16, Livio 1, 19
iiMirabilmente descritto da J. Bayet, La religione romana- storia politica e psicologica, Einaudi, 1959.
iiiI giorni pari erano considerati poco propizi; non a caso febbraio, che aveva un numero pari di giorni, finì per essere considerato un mese adatto alla purificazione
ivchiamato così perchè si concedevano i pagamenti per i lavori. < MERX+DONUM. Ci attestano questo nome solo Plutarco (Vita di Numa, 75 e 76) e Festo, Februarius, cap VII
vLivio 9, 49
-Arianna Conca-
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