Gli argenti del Tesoro di Marengo

14.05.2013 23:17

Gli argenti del Tesoro di Marengo

A circa un secolo dal rinvenimento (primavera 1928), dopo la pubblicazione di Goffredo Bendinelli (1937) e di numerosi contributi di illustri archeologi e storici dell’arte romana, una serie di eventi ha negli ultimi anni attirato nuovamente l’attenzione su un singolare complesso di argenti di età romana (II-III secolo d.C.), noto come “Tesoro di Marengo” e conservato nel Museo di Antichità di Torino, stimolando la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie ad elaborare, d’intesa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, un articolato progetto di studio, di analisi e di valorizzazione, con l’obiettivo di comprenderne più a fondo le caratteristiche e di far conoscere i risultati delle ricerche anche al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori.

L’avvio delle iniziative ha coinciso con l’organizzazione del convegno Il tesoro di Marengo. Storie, misteri, ricerche e prospettive (Alessandria, 20 marzo 2010), promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie e dalla Società di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Le storie, i misteri, le ricerche e le prospettive, che il titolo del convegno aveva posto all’attenzione dei diversi relatori, trovano ora nella pubblicazione degli atti (maggio 2013), finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, una sede di condivisione con un più ampio pubblico di studiosi e cultori della materia.

Il rientro dei reperti dalla mostra L’età dell’equilibrio. Traiano Adriano Antonino Pio Marco Aurelio, (Roma, 4 ottobre 2012 - 5 maggio 2013) ha fornito l’occasione di acconsentire alla richiesta di esporre gli argenti in una mostra temporanea in Alessandria, venendo incontro ad un desiderio da decenni manifestato dalle istituzioni e dalle associazioni culturali cittadine, nella convinzione che fosse importante condividere anche con la Città, che all’epoca si era mostrata distratta e disinteressata alle vicende del rinvenimento e della collocazione museale del Tesoro, lo stato attuale degli studi e le nuove prospettive di ricerca.

Il Tesoro è composto da un complesso di ventiquattro oggetti, risalenti al II – III secolo d.C., e fu rinvenuto nel corso di lavori agricoli nel 1928, nei pressi della cascina Pederbona, nelle vicinanze di Marengo, lungo la strada Alessandria – Tortona.

Il rinvenimento di Marengo fa parte di quei complessi preziosi, seppelliti in circostanze calamitose e non più recuperati, di cui non si conoscono le circostanze di deposizione. Al momento del ritrovamento, i reperti presentavano quasi tutti schiacciamenti e deformazioni, tagli intenzionali e, in qualche caso, tracce di bruciature. Tale circostanza induce a supporre che si trattasse di un bottino, frutto di saccheggio in qualche abitazione privata o in un santuario, temporaneamente nascosto per essere recuperato e destinato alla rifusione.

I reperti più recenti del complesso sembrano risalire almeno alla prima metà del III secolo d.C.; si può, dunque, pensare alle invasioni della popolazione germanica degli Alemanni della metà del secolo come scenario storico per l’occultamento del tesoro. In tali frangenti la pratica del seppellimento di gruzzoli monetali e di argenterie, da parte di proprietari legittimi e anche di saccheggiatori, era particolarmente frequente.

Nel 1936, dopo il restauro operato a Roma da Renato Brozzi, scultore e cesellatore prediletto da Gabriele d’Annunzio, il Tesoro di Marengo ebbe definitiva collocazione al Museo di Antichità di Torino, dove si trova in esposizione permanente.

Gli argenti del Tesoro di Marengo sono stati recentemente esposti presso i Musei Capitolini di Roma, nell’ambito della mostra “L’età dell’equilibrio. Traiano Adriano Antonino Pio Marco Aurelio” (Roma, 4 ottobre 2012 – 5 maggio 2013).