I 400 anni di Canelli (AT)

11.06.2013 20:37

L'ASSEDIO DI CANELLI - ANNO 1613

rievocazione storica


 

Questo il programma della 22^ edizione della rievocazione storica dell'Assedio di Canelli – anno 1613:

Sabato 15 giugno

Dall'alba alle ore 15. Per tutta la mattinata fervono i preparativi per gli allestimenti, l'attività è tale che numerosi visitatori sono già presenti per assistere meravigliati al "miracolo" del camuffamento e della trasformazione di Canelli in città "seicentesca".
Dal primo pomeriggio. Al di là del Belbo, s'odono i primi rumori di guerra del nemico che si avvicina.

Dalle 15,30. I soldati del "Reggimento Croce Bianca" si addestrano aspettando il nemico in Piazza Aosta. I maestri d' arme istruiscono i soldati del "Reggimento Croce Bianca" e le truppe per l'imminente battaglia.
Contadini e popolani fuggono dalle campagne e si dirigono in città passando dalla porta principale, i militari ispezionano i carriaggi alla ricerca di eventuali spie; precedute da rombi di cannone si avvicinano le truppe nemiche che incalzano gli ultimi fuggitivi.

I nemici si avvicinano, le truppe sabaude vengono scacciate dall'accampamaneto esterno e si trincerano nella cerchia cittadina. I nemici si impossessano dell'accampamento e vi si installano.

Dalle ore 20. "Cena degli assediati" nelle osterie e taverne.

Ore 22. Il nemico penetra nelle fortificazioni, nei prati Gancia, a Villanuova, si scontrano le truppe dei Savoia e dei Gonzaga,lungo la Sternia e in tutto il centro si scatenano improvvise scaramucce tra nemici, briganti e le milizie del colonnello Taffini.
Alle porte cittadine: esibizione di musici, saltimbanchi e giochi d'arme.

Dalle ore 23,30. I nemici incendiano il castello. Il capitano delle guardie chiede aiuto alla popolazione, lo spettacolare incendio viene domato da uomini e donne di Canelli.
I briganti assaltano i nottambuli e gli avventori delle osterie ancora aperte. Per tutta la notte ronde e veglie negli accampamenti militari.

Domenica 16 giugno 2013

L'Assedio entra nel vivo

Ore 9,30. Si intensifica l'attività militare alle porte della città, i nemici si schierano alla porta della Villa, il corteo ducale, preceduto dal rullo dei tamburi, percorre la città, il Duca ispeziona le truppe.
Cresce la confusione, il nemico tenta un nuovo assalto al castello e, non riuscendovi, si attesta nei prati Gancia, a Villanuova, in attesa di conquistare la città.

Ore 10. Le truppe del colonnello Taffini salgono la Sternia, il nemico intima la resa, si tratta, le truppe canellesi decidono di resistere, scaramucce tra soldati fedeli al Duca Carlo Emanuele I di Savoia e le truppe del Duca di Nevèrs.
Le varie compagnie militari sfilano per la città per raggiungere gli schieramenti nei prati Gancia.

La battaglia finale (prati Gancia, borgo antico di Villanuova)

Dalle ore 11. Il nemico asserragliato nei prati Gancia cerca l'atto finale, gli uomini e le donne di Canelli intervengono a sostegno dei militari, il nemico fugge lasciando sul campo morti e feriti.

La vittoria

Dalle ore 12. La battaglia è vinta, la popolazione esausta, il capitano delle guardie e le autorità locali dichiarano la fine dell'assedio. Il Duca Emanuele I di Savoia esenta i canellesi dal pagamento delle tasse per trent'anni.

Dalle ore 12,30. Si festeggia con il pranzo della Vittoria con intrattenimenti vari.

Dalle ore 15. Continuano i festeggiamenti fuori e dentro le mura, disfida della "carra", divertimenti, spettacoli, giochi ed eno-gastronomia.

Dalle ore 17. Finale torneo Taffini.

Alle ore 22. Si festeggia la vittoria sulla collina di Villanuova con fuochi di gioia (spettacolo pirotecnico).

 

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